In un pianeta lontano

Non chiedetemi in quale galassia, nemmeno in che settore dell’universo o a quanti anni luce, so solo che è lontano da me. Un piccolo pianeta popolato e popoloso vive strane vicende.
In una buffa porzione delle sue terre emerse i potenti vivevano un problema, il popolo non era più interessato alla politica, ai politici, una “disaffezione” preoccupante.
In molti sollevarono la questione, in tanti cercarono di farsi sentire urlando il problema.
Alcuni ne approfittarono facendo leggi strane, cercando di “tirare la corda” oltre misura, nulla, quel popolo parea sopito.
Si narra che in quella situazione i potenti non si divertissero più, come fosse un gioco troppo semplice, addirittura nemmeno un gioco, forse più un solitario in cui vinci sempre anche svogliatamente.
Si chiese allora aiuto ai saggi di una galassia vicina, amici da sempre e ottimi analisti.
La risposta fu semplice e veloce: “Siate voi potenti ciò che più interessa il vostro popolo”.
La sintesi dei traduttori forse non rende giustizia al concetto ma a tutti parve chiaro; si insediarono commissioni, gruppi di lavoro, comitati. Ne usci una scala di valori, quel popolo era tremendamente eccitato dal gossip, dagli scandali sessuali, da tutto ciò che assomigliasse allo spiare dal buco della serratura, intrecci di letto e così via.
I potenti si adeguarono, storielle e scandaletti tutti a sfondo sessuale, un successo, tutti a parlare dei politici, certo, non ancora di politica ma cosa importa.
Corrotti, corruttori, guardiani che ricattavano, nulla interessava quanto le origini stellari dei compagni di letto, nulla più dei gusti, dei vizi intimi.
Che strano pianeta.

No all’ecologia

Leggo, come tutti in questi giorni, di Haiti. Sui giornali, in rete, qualcosa in TV. Stanno sparendo i bambini, “recuperati” dagli ospedali da campo, affidati al primo che li reclami, ad Haiti è crollato tutto, compresa la burocrazia e chiunque può dire di essere chi vuole, qualche milione di persone senza identità. E’ così che qualche individuo intuisce che si può guadagnare. Bambini ma anche adolescenti ed adulti spariscono, vengono prelevati e… . Le ipotesi sono di traffico d’organi, tratta di esseri umani, prostituzione, schiavitù, pedofilia. Non credo che gli artefici siano i disperati di Haiti che non hanno rimasto nemmeno una carriola per fare ciò. Mio Dio, mandasti il diluvio per molto meno immagino, che aspetti? Come si può, esseri divini o no, accettare tutto questo? Come pensare che non sia un incubo? Attraverso non so quale associazione di idee mi torna in mente il film Terminator dove il Robot buono si sacrifica affinchè “la sua specie” non sia artefice nel futuro di inumane atrocità. Dopo le vicende di Haiti sono giunto alla stessa conclusione, e allora dico no alla salvaguardia del pianeta, distruggiamo, avveleniamo più che possiamo, annientiamoci affinchè non sia mai che la nostra specie contamini altri mondi o si diffonda con la sua atroce crudeltà. 

Insonnia

Era il silenzio di una notte insonne, iniziata ascoltando quei suoni diversi, certo suoni noti come il frusciare delle foglie, un treno in lontananza, qualche cigolio o il tremendo russare del cane in giardino. Nessuna novità apparente ma la notte sembrava avvolgere quei suoni di un sapore antico. Mentre lo sguardo solo in apparenza distratto scruta il cielo stellato, il corpo è solcato da un brivido, forse l’aria fresca che respiro, forse una stanchezza che non basta a sopire la mente e i suoi pensieri.
E’ in questi momenti che emozioni e ragioni sono così vicine nella mia mente, entrambe udibili, serenamente dialoganti. Sorvolavo senza rabbia alcune notizie del giorno, terrorismo. Che strana era sto vivendo. Forse non è vero, però anche nel passato… magari allora le chiamavano imboscate, a ben pensare cosa cambia, è sempre la stessa cosa, poveracci che si scagliano contro i ricchi, contro i suoi simboli, mura, castelli, carrozze. Oggi sono solo cambiate le dimensioni. Contadini un tempo che sudavano su ettari di bassa terra senza rimanere di che cibarsi. Cittadini oggi di paesi ricchi di petrolio, del bene più prezioso, che possono godere solo di quel nero riflesso. In comune la disperazione di chi vede la propria vita relegata in difficili sopravvivenze, fatica in cui nessuno ti sorregge, non sei un bene prezioso, di poveracci ne è pieno il mondo. Che notte maledetta, in questo buio che mi avvolge da lontano, lontani i ricordi delle emozioni vissute sui libri di storia dove nasceva il mio senso di giustizia e ringraziavo chi aveva lottato contro tiranni o solo cortigiani, caste, privilegiati, politici corrotti… perché quelle loro lotte avevano donato a me una libertà. Perché oggi, perché le stesse lotte, gli stessi disperati non son più eroi o pionieri di libertà ma atroci carnefici? Forse solo perché ho sonno e voglio tornare a chiudere gli occhi sul mio morbido cuscino.

Capire la giustizia

Oggi mi sono imbattuto in questo video, un comizio come tanti in Italia, uno di quei comizi dove i politici ti dicono-promettono un sacco di cose. Alcuni italiani ormai non credono più alle parole dette da quei pulpiti, altri ci credono ancora, altri ancora piangono, molti spesso fischiano, qualcuno ride. E’ il caso di un ragazzo che poi viene insultato e, a mio avviso, minacciato. Le forze dell’ordine intervengono, secondo me al contrario di quanto sarebbe stato giusto fare ma vi invito a giudicare da soli.

Ancora NUCLEARE

Dovete perdonarmi se sono un po’ pedante su questo argomento ma quando non trovo una logica nelle cose mi ci accanisco. Leggo sui giornali che il ministero dell’ambiente non potrà esprimere la sua opinione in merito ai siti scelti per le centrali nucleari. Pro o contro che siate, ci possiamo chiedere a cosa serve il ministero? Leggo poi che per impianti fotovoltaici ed eolici sono aumentate le “certificazioni” da produrre, diventa “un po’ più difficile” avere un benestare, diventa più costoso, in pratica ti rompono un po’ più le palle. Per il nucleare al contrario diventa più facile, segato il ministero per l’ambiente… chi deciderà? mah, forse l’ENEL, forse le imprese?
In America ha vinto Obama che si è sempre schierato per altre forme di energia e a marzo alcune aziende hanno annunciato la scoperta di un modulo fotovoltaico in grado di generare sei volte l’energia di quelli attuali. In Italia la notizia non è nemmeno passata (ma che bravi giornalisti che abbiamo). E’ normale un po’ di soldi in ricerca e i risultati arrivano, pensate all’evoluzione delle batterie dei cellulari.
Sapevate che esiste un progetto italiano denominato Kitegen che è stato valutato “eccellente” dall’unione europea ed è un generatore eolico? no eh?
Sapevate che nel mondo nessuno costruisce più centrali nucleari? Ora, io non voglio per questa volta limitarmi e limitarvi nel muro contro muro dei pro e dei contro, vorrei che tutti ci ponessimo una domanda: perchè noi siamo controcorrente rispetto all’europa e al mondo? Perchè tutti i paesi si buttano sulle energie “gratuite” (vento e sole) e noi no?

Giornata della robotica

Il decennale dalla ricostruzione del Laboratorio di Scienze Sperimentali
Per celebrare il primo decennio di attività dalla ricostruzione, il Laboratorio ha organizzato durante tutto l’anno scolastico una serie di eventi tematici invitando esperti del mondo scientifico. Il Direttore del centro, il Prof. Pierluigi Mingarelli ha dato a Roboitalia l’occasione di organizzare l’evento riguardante la robotica.

La giornata della robotica a Foligno
Qui entra in gioco Roboitalia. Con l’aiuto e la partecipazione di tutta la community vogliamo organizzare la giornata della robotica che si svolgerà il 10 maggio a Palazzo Trinci, Foligno (PG).

La programmazione della giornata è in piena elaborazione. La sede dove avverrà la manifestazione è Palazzi Trinci, un bellissimo palazzo storico di Foligno del XV secolo. Il contesto è fantastico. Abbiamo a disposizione una bellissima sala convegni ed il cortile del palazzo, dove mostrare i nostri robot.

La suddivisione di massima della giornata prevede la presentazione di alcuni progetti di robot all’interno della sala convegni e di alcune dimostrazioni nel cortile del palazzo. Sempre nel cortile allestiremo una mostra di robot, funzionanti, in fase di sviluppo, prototipi ecc. Personalmente contribuirò con una breve presentazione su come da un hobby può nascere Herby.

Terremoto e io sono cattivo

VaffanculoOdio l’ipocrisia.Oggi in questo articolo sarò volgare, se non vi va andatevene.
Sento dire che in questa emergenza terremoto siamo stati bravi. Non è vero, vaffanculo, eravamo stati bravi se non crollavano le case. Prova a far scappare tutti i buoi dalla stalla e poi vai a farti dire bravo dal contadino perchè ne hai recuperati la metà! Ho sentito la parola “omicidio” per il caso di Eluana, non l’ho sentita per il terremoto in Abruzzo. Le indagini sono in corso ma sembra chiaro a tutti ormai, tra intercettazioni, vigili del fuoco sul posto e altro che speculazioni, corruzione siano la causa principale di molti crolli e molti morti. VOGLIO sentire i politici dire che i responsabili sono assassini, VOGLIO sentire il Papa e i suoi cardinali dire la stessa cosa, VOGLIO che il governo si mobiliti e cerchi di fare un decreto in tre giorni per approvare nuove norme sull’edilizia. Aprite gli occhi italiani ubriachi di false notizie, nel 2009 terremoti così piccoli fanno danni solo nel terzo mondo. Se fai una casa o un ospedale e ci metti meno cemento o meno ferro, cosa credi che succeda in caso di terremoto? E chi credi che ci sia dentro le case se non esseri umani? E’ omicidio! siccome la zona è notoriamente sismica è omicidio premeditato! Vaffanculo! Voglio sentire qualcuno dirlo, no, caro presidente della repubblica non siamo tutti responsabili! IO NO!! Voglio sentirti tuonare da presidente: “Qui qualcuno ha fatto il furbo e adesso gli facciamo un mazzo così!”. Troppo facile dare la colpa a tutti. Ma noi siamo italiani, manderemo un eurino con l’sms o due da telefonia fissa e tutto passa, tutto si dimentica, nessuno finirà in galera, e avremo avuto qualche giorno o settimana con qualcosa che faceva notizia su giornali e tivu. Tutto il mondo cerca denaro per la crisi mondiale, noi abbiamo avuto anche il terremoto ma per carità, risparmiare 400 milioni di euro facendo le elezioni in un unico giorno era stupido? Pensate un po’ cari italiani, se tutti noi donassimo un euro con gli sms al massimo arriviamo a 56 milioni e loro ne buttano 400… e il presidente della camera dice:”Che peccato….”. E chi risulta l’unico punito al momento? Il vignettista Vauro… Ma andate tutti affanculo.

Herby in Vendita

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Oggi è il giorno X
E’ da oggi infatti che è stata prodotta la prima piccola serie di Herby, il tosaerba robot che dopo tanto studio, prove, consigli dei collaudatori e non so cosa aggiungere per parlare del tanto lavoro che c’è dietro, vede finalmente ”la luce” del mercato.
se volete vedere le caratteristiche andate su www.herbyrobot.it, io qui vorrei solo ringraziare tutti quelli che direttamente o meno hanno collaborato, sopportato, contribuito a questo progetto.
Cosa vi devo dire per convincervi a comprarlo? Non lo so, sappiate che è fatto con il cuore.
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Il concetto di morte

Che strano mondo, che strano essere lo abita. Se c’è un evento che si conosce da sempre è la morte. Ogni persona può pensare al “dopo” che vuole ma una cosa è certa, per i vivi non ci sei più, fisicamente questo è certo. Insomma per certi versi non è un concetto così difficile ma poi ci sono gli oratori, politici, filosofi, storici, religiosi… e comincia il caos. Se ti mandano in guerra, puoi morire senza tante storie, se sei in stato vegetativo e vuoi morire non puoi, la vita è sacra ma solo quella di chi crede nel Dio giusto. Se vuoi lasciarti morire non puoi ma se ti mandano a morire o ad ammazzare per la patria,  per un dio o per il petrolio puoi. Se qualcuno ti aiuta a porre fine ad una esistenza che non vuoi più lo chiamano omicidio, se muori sul lavoro perchè il datore ha risparmiato sulla sicurezza e ha cambiato il SUV la chiamano disgrazia. Allora io non ci capisco più nulla, c’è una sola cosa che ti appartiene su questo mondo ed è la vita, questa è solo tua, dall’inizio alla fine, dalla nascita alla morte e invece è prorpio nei due momenti più importanti che gli altri decidono per te. Sento frasi false, parole usate al contrario per convincermi a rovescio, sento dire che acqua e cibo non devono essere negati a nessuno, la mia mente si confonde perchè “non negare a nessuno” significa che devi dare a chiunque ti chieda ma altri intendono “obbligare tutti a ricevere” e non è uguale! Poi vedo tanti poveracci che chiedono un pezzo di pane e non gli viene concesso. Vedo un intero parlamento, tutta una nazione agitarsi per una persona che voleva essere lasciata in pace, vedo gli stessi, sordi alle tante grida di aiuto, e continuo a non capire, vedo chi può salvare tante vite guardare altrove, vedo chi non può, soffrire di questa impotenza.
Ma dove sono i miei simili?

Dove tagliare le spese

Siccome non ci si può solo lamentare ma è importante essere propositivi ho deciso di fare una “finanziaria”, siccome poi per farla non mi paga nessuno, la faccio un po’ alla svelta senza pensarci troppo, ditemi voi se la votereste o no.
Mensa del parlamento: spesa per il parlamentare 9 euro, costo reale pagato con le tasse 90 Euro, costo annuale 5.250.000 euro. Questi si possono tagliare tutti, mangiano già anche troppo e poi dormono in parlamento.
Auto blu: in Italia ne abbiamo 574.000, per un costo annuo stimato di circa 18.230.000.000 euro, in Germania hanno 54.000 auto blu, portandoci a quel valore spenderemmo 1.715.000.000 euro con un risparmio di 16.515.000.000 euro
Stampa atti parlamentari: 6.000.000 di euro in carta, 4 computer in rete e non se ne parla più.
Medagliette e posate: 122.000 euro, ora le medagliette ce le possiamo risparmiare (60.000 euro), per le posate si fa come a scuola, se qualcuno le ruba rimanete senza e o mangiate con le mani o ve le portate da casa. Ma poi pensandoci… avete idea di quante posate sono 62.000 euro? ogni anno? bah.
Vestiario di servizio: 1.290.000 euro siamo pazzi? ma vanno nudi in parlamento?
Parlamentari europei: 78 sono quelli italiani e guadagnano mediamente 150.000 euro cadauno più indennità, i francesi 63.000 euro, gli spagnoli 39.500, via, massimo 50.000 euro, si risparmiano 800.000 euro.
Basta, mi fermo qui, mi sono stancato, facciamo un po’ di somme… mumble… mumble…
Totale: Euro 16.528.462.000
Bah, forse non ci risolleviamo ma come mia prima esperienza non me la sono cavata male no?

Scioperi virtuali

Io non avrei il coraggio di arrivare a tanto, cerco di spiegarmi, lo sciopero è una forma di protesta atta a bilanciare una situazione di reciproco interesse e un rapporto operai-aziende, quando un imprenditore tira troppo la corda gli operai possono dire che a quelle condizioni non lavorano, questo porta un danno ad entrambi ma ricorda all’imprenditore che senza operai la fabbrica non gira. Adesso “La Legge” dovrebbe prevedere questa forma di sciopero: L’operaio sciopera ma va a lavorare e non prende lo stipendio, evidentemente è una cosa stupida, l’operaio è come se protestasse dandosi le martellate sulle palle comprando il martello dal padrone. Se fossi un imprenditore ne combinerei di tutti i colori a quei poveri disgraziati con la speranza di qualche profiquo sciopero. Io continuo a pensare che siamo tutti matti

Evoluzione

Duecento anni dalla nascita di Darwin, 150 dalla pubblicazione della sua teoria evoluzionistica, brindavamo a questo io e Nietsnie, lui è una specie di amalgama semigravitazionale di materia ed energia quantica di secondo livello, detta così potreste farvi un’idea un po’ distorta di Nietsnie. In realtà nella sua forma originale è di una eleganza sublime ma può allineare i suoi confini materiali anche alle nostre sembianza così da passare inosservato, diverso è il suo contenimento energetico, difficile e indescrivibile, nulla appare alle nostre percezioni note ma il suo sapere è come se fosse un frutto da cogliere, puoi assaporarlo o ignorarlo come qualcosa che non incontra i tuoi gusti. Brindavamo si diceva a quello che per l’Uomo è stato un passo importante, io fiero, lui con la tenerezza di un adulto che incrocia gli occhi felici del bambino che ha mosso il primo passo. La sua etica gli impedisce di svelarci ciò che non sappiamo ma sa ragionare con noi di ciò che ci è noto, così, parlando di evoluzione lo incitai a esporsi. “Ho visto le vostre TV, ho letto i vostri giornali, riviste, sentito i vostri discorsi, forse fate confusione quando parlate dell’umanità, non è pertinente quello di cui parlate con quello per cui ora noi laviamo i nostri isotopi”; intendeva dire quello per cui noi brindiamo, gli isotopi sono per lui un po’ come i radicali liberi per noi. “Spiegami che ti ho perso al primo giro, cosa intendi dire?”, sapevo che stava per giungere un frutto maturo e volevo coglierlo. “Vedi, voi prendete alcuni rari casi, alcune menti umane particolarmente evolute, alcune eccezioni o “casi” come li chiama Darwin e dite questa è l’evoluzione dell’Uomo. No, quei “casi” non si sono moltiplicati, non hanno preso il sopravvento anzi, si manifestano più raramente, l’evoluzione casuale di un individuo non è l’evoluzione della specie”. E’ che non saprei dove tirargli un pugno per fargli male ma quando fa così lo odio. Colse nell’aria le molecole del mio sentimento, spruzzate, come dice lui da un corpo troppo denso di atomi. “Ecco, vedi, questo ho visto nei vostri programmi TV, programmi che generano solo emozioni di tipo primario, odio, rabbia, felicità, tristezza, paura, sorpresa, vi nutrite di questo, la vostra razza chiede questo, sono emozioni che hanno anche quelle creature che voi chiamate animali, non avete nulla di più elaborato come emozioni?”. Un mio maestro mi insegnò che per sostenere una tesi devi cercare dati oggettivi e sottoporli ad analisi comune, “Ma dai, saremo un po’ diversi dal medioevo, una emozione elaborata? che ne pensi dell’amore?”. E che cavolo, sbaglierà pure lui ogni tanto! “L’amore… si, è una bella elaborazione emozionale, stupenda, un po’ difficile per voi, forse per questo la state sostituendo con i seni finti e lo macchinette per ingrossare il pene. Per quanto riguarda il medioevo… bah, allora c’erano dei governanti ricchi e potenti, dei cortigiani o aristocratici un po’ meno ricchi e un po’ meno potenti, una enorme massa che faticava e moriva di malattie, di fame, di guerre o di atrocità oltre alla morte naturale, oggi… mi sembra tutto uguale”. Buttai giù di un sol fiato ciò che rimaneva nel mio bicchiere, colsi quel frutto e imparai che non tutti sono dolci, qualcuno è tremendamente aspro.

Crisi o non crisi? Questo è il dilemma

Non è facile per chi come me, comune mortale, riceve con continuità informazioni contradditorie, capire se è crisi vera o no. Ammesso poi che crisi sia, non so più se, come mi insegnavano da piccolo devo fare la formichina o, come dicono ora, è meglio fare la cicala. Ora io non sono un genio della finanza ma nel mio piccolo mi sento un po’ scienziato. Nulla si crea nulla si distrugge, da questa legge non sfugge nemmeno la più creativa delle finanze. Il giochino era poi semplice, si faceva credere alla gente che ci si poteva arricchire facilmente “investendo”, un po’ come hanno raccontato a Pinocchio il gatto e la volpe (ma non lo ha letto nessuno?). Adesso dicono che quei titoli/azioni/ecc. erano marci e che i soldi non ci sono più. Non è vero, i soldi hanno solo cambiato tasca, nessuno ha bruciato banconote, o pensate di sì? Siccome poi questa situazione potrebbe anche generare un po’ di rivoluzione, qualcuno si spreme le meningi per farci quantomeno dubitare dell’esistenza della crisi. E’ il caso di un giornalista che, intervistato per radio, dice con enorme candore che gli impianti di skilift hanno registrato un incremento del 45% negli abbonamenti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ sicuramente, per gli esperti di alta finanza un elemento che deve essere valutato, che porta a risvolti più complessi di quanto si immagini, sfaccettature inimmaginabili della complessita sociale. Già, e pensare che uno stupido e misero scienziato come me ha preso la tastiera, ha cercato un po’ su google e ha imputato la causa di questa differenza ad un unico dato: l’anno scorso, nello stesso periodo…. non c’era la neve.

Sbilanciamoci

QuarsHo conosciuto da poco questo sito web, http://www.sbilanciamoci.org/ ne sono diventato un appassionato lettore, di cosa si tratta? Beh farci un giro con il link non vi costa molto ma poi cosa scrivo io? Diciamo che sono persone che si studiano degli argomenti, li analizzano, eventualmente li criticano e in questo caso fanno una proposta alternativa. Siamo spesso abituati a chiacchiere e/o polemiche da bar (non come luogo dove queste avvengono), in generale discussioni fatte e sostenute un po’ per partito preso più che per vera convinzione o competenza, si, diciamo che spesso capita di discuterne un po’ “leggermente” rispetto al peso dell’argomento di cui si tratta. Ecco, quelli di Sbilanciamoci fanno esattamente il contrario, le loro analisi sono precise, documentate e cosa importante comprensibili anche da me. Gli argomenti analizzati sono riferiti a questioni sociali ed economiche e quindi, se vogliamo, politiche. La differenza, quella che apprezzo maggiormente rispetto ad altri “opinionisti” è la precisione e il dettaglio delle proposte alternative, poi personalmente le trovo condivisibili ma questo è secondario, l’analisi documentata è il loro vero punto di forza. Che dire, prendetevi un po’ di tempo per leggere qualcosa.

Universi paralleli

UniversiMi piace leggere di teorie speciali o incomprensibili per la nostra mente, ritengo menti geniali quelle che sanno intuire qualcosa che appare alla nostra ragione impossibile, ne è un esempio la Relatività come lo sono tutti gli studi sugli universi paralleli, argomento che mi affascina da morire. Sono molti i momenti dove con piacere mi perdo nell’immaginare questi universi, cosa siano, cosa comportino e come interagiscano. Ma poi cosa sono due universi paralleli se non due mondi che nulla sanno l’uno dell’altro, nel susseguirsi dei loro eventi forse per qualche attimo si sono incontrati e condiviso uno spazio tempo che li ha segnati. Pensando questo e pensando a tutte le persone che hanno impattato la mia vita e che oggi… chissa dove sono, viene facile pensare che forse questi “universi” non sono ne così grandi ne così lontani.