Crollano le scuole

Vito ScafidiSbatte una porta per un colpo di vento, un muro crolla, un ragazzo muore, Vito Scafidi 17 anni non c’è più.
Sul posto arriva la Gelmini, no, non è colpa sua, non in modo diretto, sua sarà la colpa di quelle scuole che cadranno i prossimi anni, si perchè anche lei come altri non ha preso in carico questo problema, un dovere per un ministro. Le prime dichiarazioni della Gelmini, a parte le condoglianze di rito, sono state volte a precisare che stanno distribuendo 300 milioni per le 100 scuole più a rischio. Nessuno dei “giornalisti” presenti ha evidenziato che quella di Rivoli non era tra le 100, che noi italiani non capiamo perchè gli studenti che frequentano la scuola al 101 posto devono rischiare. Gelmini, giornalisti, dove vivete? Spendiamo 260.000 euro per le “agendine” 2009 dei nostri parlamentari! Paghiamo 564.000 auto blu contro le 54.000 della Germania e le 56.000 della Francia. Solo palazzo Madama ci costa nel 2008 570,5 milioni di euro, quasi il doppio ogni anno di quanto è stato stanziato “una tantum” per 100 scuole. Nascondetevi. E voi giornalisti cominciate a mettere in prima pagina queste cose. E noi italiani smettiamo di comprare giornali che parlano solo di cose di potere e non di noi. Spero che le vostre “agendine”, per un errore di tipografia, abbiano tutte le pagine macchiate di rosso sangue.

Le mani sui blog

freeblogger.jpgCi risiamo ancora, sembra proprio che noi blogger siamo più fastidiosi della crisi economica. Bah, ci ha provato il governo Prodi e ci prova il governo Berlusconi con la proposta Cassinelli. Se è vero, come penso, che siamo in democrazia, significa che questo impellente bisogno sui blog era o è un desiderio sia degli elettori di una parte che dell’altra e quindi del 100% della popolazione. Ed ecco che i conti non tornano, i blogger che conosco non sono così favorevoli, vabbè magari non siamo tanti, mi chiedevo cosa ne pensa il lettore del blog, sisi sei proprio tu.
Visto che così cordialmente (e lo dico sinceramente) il Sig. Cassinelli ha dato la possibilità di segnalargli “proposte, suggerimenti, critiche ed osservazioni” attraverso un indirizzo e-mail citato nel suo blog (perchè non ha lasciato che lo facessimo nei commenti all’articolo? Mi sa che lui non è un vero blogger) ho deciso di scrivergli, ecco l’e-mail:
Buongiorno,
sono Marco Fabbri e, ovviamente, ho un blog
Ci sono alcune cose che vorrei condividere con lei.
1)Perchè sente la necessità di regolamentare l’attività della rete? E’ forse questa una delle priorità di programma o della particolare situazione economico finanziaria?
2)Volendo proprio occuparsi di internet, non sarebbe per caso meglio intervenire su tutte quelle società, provider che riempiono la rete di SPAM?
3)Volendo assolutamente in questi mesi mettere la rete tra le priorità non sarebbe meglio vigilare su quelle società che in modo poco corretto raccolgono informazioni sugli utenti?
4)Se proprio necessario occuparsi della rete, non sarebbe preferibile, visto anche le conoscenze del nostro presidente del consiglio, fare accordi con la Russia o altri paesi affinché siano perseguibili quei soggetti che facendo base su provider russi o comunque esteri svolgono illecita attività di phishing?
Inoltre, ma non ha nulla a che fare con la legge, il suo blog è moderato, io voglio che invece queste domande siano commentabili e quindi le pubblicherò sul mio blog. Mi impegno ovviamente a pubblicare, e lasciare libertà di commento, anche alla sua gradita risposta qualora ci sia.
Cordiali saluti
Marco Fabbri

Che dite risponderà? Io spero di si
 

Perchè non se ne può parlare?

berlusconi1.jpgMa perchè? Perchè prima di arrivare alle centinaia di manifestazioni non ne parliamo insieme, perchè si continua a dire che gli studenti sono male informati -anche quelli quasi laureati in legge?- e non li informiamo? Non a parole ma con qualcosa scritto nel decreto. Io non credo ci sia nemmeno uno studente che si schiera a difesa dei “baroni” della scuola ma, se questo è il vero obbiettivo la legge si scrive così: “Facciamo fuori tutti i baroni dalla scuola” e a seguire la definizione di baroni.
La verità però è che si vuole aprire la strada anche in Italia alle scuole private, c’erano già stati tentativi in tutti i precedenti governi di centro-destra, non mi esprimo in merito alla validità dell’istruzione privata, dico solo che se la si vuole far passare un po’ di nascosto i dubbi sono tutti leciti. In Italia però leggendo l’intervista a Cossiga siamo solo stupide pedine e il nostro consenso, il consenso popolare, quello si che è manipolato e fomentato. Leggete qua:
normal_sapienza.jpgDa un’intervista rilasciata Dal presidente emerito della Repubblica Cossiga al Quotidiano Nazionale,
22 ottobre 2008
”Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell’Interno. In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche’ pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito…”
”Lasciar fare gli universitari. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita’, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta”

”Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra’ sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri”

”Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pieta’ e mandarli tutti in ospedale”

“Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta’, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano”.
”Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si’.
L’intervista completa la trovate QUI
Attenti ragazzi, mi sa che vogliono la vostra pelle.

Ho un po’ paura

tianasquare1.jpgQuesta mattina ho sentito il telegiornale e avrei voluto piangere. Studenti, insegnanti, docenti e rettori stanno manifestando, raramente queste “opposte” categorie sono d’accordo tra loro. Il governo dichiara, con un “avviso ai naviganti” (?) che farà intervenire la polizia, le forze dell’ordine. Ieri su youtube ho visto manganelli alzarsi sui nostri ragazzi che, secondo il governo, non stanno manifestando liberamente ma sono fomentati dalla sinistra, se così fosse, se la sinistra avesse questa capacità avrebbe vinto le elezioni. Cittadini contro lo stato, stato armato contro i cittadini, ho paura. La storia riporta che molte rivoluzioni sono partite dagli studenti, questa bellissima fascia di popolazione che ha ancora la capacità di ragionare senza avere troppi condizionamenti, la storia ci dice che molte di queste rivoluzioni hanno portato alla caduta di dittature o regimi, verso la libertà. Sembra, storicamente parlando, che gli studenti e la scuola in generale siano l’elemento più sensibile alle situazioni a rischio di libertà. Ho paura perchè tagliare fondi alla scuola pubblica è il primo passo verso le scuole private, quelle dove i genitori devono dissanguarsi per poterti mandare “al college”, ho paura perchè negli States, dove questo sistema esiste, hanno scuole pubbliche che sono veri e propri ghetti, dove studenti ghettizzati sparano a compagni e professori. Ho paura perche vivo in uno stato che dichiara che troverà i soldi che servono per salvare le banche e li prende dalle scuole. La più grande paura però è per voi ragazzi, voi che insieme a pochissimi altri state provando a dire che le cose non vanno bene, spero non serva che la storia debba riportare nomi di eroi e martiri della libertà. Fermate il mondo, voglio scendere!

A caccia di falsi

jrandir.jpgHo ritrovato questa foto di qualche tempo fa che mi ritrae con un signore molto particolare, di chi si tratta? E’ James Randi. Un mito nel suo genere, quest’uomo è riuscito dove grandi scienziati hanno fallito, sapete qual è il suo mestiere? Il mago!
Definirlo mago è sicuramente riduttivo, uno dei più grandi illusionisti di tutti i tempi. Da tempo però la sua missione è cambiata, adesso si adopera per smascherare coloro che millantano poteri paranormali. Sono decenni che James ha messo a disposizione un premio, inizialmente mille dollari, rivalutati ormai a un milione di dollari per chi riuscirà a mostrare i suoi poteri davanti a lui (senza essere smascherato). Qualcuno un po’ datato si ricorderà di Uri Geller che prese per i fondelli mezzo mondo, Italia compresa, piegando “con il pensiero” forchette e cucchiai. Tanti altri poi sono i “Falsi”, così li definisco visto che ancora nessuno ha ritirato il premio. Ho incontrato James ad un convegno del CICAP ad Abano Terme dove per due giorni ci ha raccontato aneddoti, svelato segreti, ci ha insegnato ad osservare per poi dimostrarci come non avevamo capito nulla. Sono in tanti ad essere contro Randi, io sono felice di averlo conosciuto.

Un fenomeno, un genio!


L’articolo precedente è riferito alla base Nato “Dal Molin”, sapete come è andato a finire il referendum? No eh? Normale. Ve lo dico io: ha votato il 28.56% degli aventi diritto di cui quasi il 96% contrari alla nuova base, non so cosa ne pensate voi, a me viene da dire che per una consultazione non ufficiale ovvero vietata dallo stato, portare ai gazebo quasi il 30% della popolazione è una cosa stratosferica. Ma ecco il colpo di genio, autore Paolo Costa, Commissario Straordinario del governo per l’ampliamento dell’insediamento militare americano all’aeroporto Dal Molin che mi risulta dichiarare: “I risultati sono coerenti con le mie attese. Ma fa piacere vedere certificato, sebbene in maniera impropria, che il 72% dei vicentini non si oppone al rispetto degli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale con la decisione di ampliare la base Usa a Vicenza…”. In un sol colpo due innovazioni geniali. Quella fenomenale è di accaparrarsi i voti di chi non vota, mai nessuno aveva avuto il coraggio di farlo. Il tocco di classe però è farlo su una consultazione che era stata negata, una consultazione dove il governo ne aveva già dichiarato l’inutilità o non validità. Un fenomeno, un genio, non ci sono dubbi.
Attento però, l’ipotesi è molto remota, ma se dovessi andare al governo io, le palesi offese all’intellighenzia umana, e questa a mio avviso lo è, saranno perseguite per legge.

Democrazia?

Il riferimento è al referendum sulla base militare a Vicenza. Non se è giusto o meno fare la base ma se è giusto o meno che i cittadini si possano esprimere. Ora, io credo che, se siamo in democrazia, ognuno di noi possa dire la sua, poi che il mio consiglio, suggerimento, idea o eccezione sia presa in considerazione o no dipenderà da tante altre considerazioni democratiche ma, come dice la costituzione all’articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. …..”. Se quelli di Vicenza hanno deciso di contarsi in merito a qualcosa che li riguarda da vicino, perchè gli viene vietato?? Poi il governo prenderà atto del consenso o motiverà (su base democratica) il motivo di una scelta diversa dal desiderio dei cittadini di Vicenza.
Anche questa iniziativa finirà nel nulla ma come disse il colibrì che trasportava una goccia d’acqua per spegnere un incendio: “Io faccio quello che posso e tu?”.

Referendum del blog www.beppegrillo.it
sulla nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza

È lei favorevole alla adozione da parte del Consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di indirizzo politico amministrativo, di una deliberazione per l’avvio del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa sdemanializzazione, dell’area aeroportuale “Dal Molin” - ove è prevista la realizzazione di una base militare statunitense - da destinare ad usi di interesse collettivo salvaguardando l’integrità ambientale del sito?

Chi vota SI non vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza.
Chi vota NO vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza.

Festa? Torta!

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Non potevo non documentare il pensiero gentile di Nicoletta. Una inaspettata e inusuale crostata a commemorazione dell’evento. Ovviamente era anche ottima!!!

Un anno di Blog

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Un anno, il primo anno di questo blog. Auguri!! Che dirvi, vorrei ringraziarvi, un anno fa pensavo che avere una o due visite al giorno sarebbe stato bellissimo. Con il passare dei giorni ho scoperto di avere “amici” un po’ ovunque e di averne tanti, quasi 800 visite al mese, ottocento, in una giungla piena di tutto come la rete qualcuno trova il tempo per leggere anche quello che scrivo io, sono felicissimo. Grazie grazie grazie a tutti voi che per caso o consapevolmente capitate qui.

Un dubbio per salvare la coscienza

inquinamento.jpgIn questo periodo il tunnel temporale G32 è vicino al nostro sistema solare e come per ogni volta che ciò accade, Namnyef, amico di cui vi ho già parlato qui, viene a trovarmi. Tutte le volte devo sopportare i suoi primi cinque minuti dove mi sottolinea l’insopportabile puzza della nostra atmosfera. Vabbè Namnyef, ti assicuro che anche il tuo alito contribuisce non poco a ciò che senti. Questa volta però si è soffermato di più sull’argomento. “Siete una civiltà strana, vi state uccidendo e non cambiate nulla, non vi rendete conto di quello che state combinando  al vostro piccolo pianeta? Non avete la tecnologia per cambiare mondo… dovete tenervi questo ancora per molti dei vostri secoli”. Cavolo oggi non ho voglia di sentirmi fare la predica anche da lui, gli rispondo un po’ seccato: “Senti, non ho mai detto che siamo i migliori nell’universo, facciamo ciò che è nei nostri limiti, se non siamo adatti scompariremo dall’universo, non saremo ne i primi ne gli ultimi!”. Una cosa che ho sempre invidiato a Namnyef è il suo interprete emozionale, riesce puntualmente a cogliere il mio stato d’animo… “Amico mio, questo orgoglio potrebbe tenervi in vita, è bello, è sano, è saggio. Da tempo però lasciate che venga tenuto a freno dal dubbio, il dubbio di scagliare questa potente arma verso il bersaglio giusto. Vi basta che qualcuno dica che non è colpa delle industrie se c’è tanta puzza, che il petrolio non finirà, che nucleare è bello, che il carbone non inquina, questo dubbio placa il vostro orgoglio, vi mette in pace con le vostre coscienze, in questo torpore del non provare a cambiare, già…. avete l’orgoglio ma non siete certo campioni in logica e razionalità, credo che tu abbia ragione, sparirete”. Mi ha colpito duro questa volta, quando questo capita il mio corpo emana vibrazioni che lui percepisce, prontamente cerca di consolarmi: “Tranquillo amico, non accadrà domani, nessuno dei presenti oggi su questo pianeta lo vedrà succedere, non dovrai soffrire per nessuno di quelli che conosci”. Centro Namnyef, hai fatto centro, nessuno di quelli che sono in vita è poi così interessato a cosa sarà del nostro pianeta fra duecento anni, il nostro problema non è la carenza di logica ma una dose elevata di egoismo.

Così sapevo fare anch’io

alitalia.jpegAlitalia, sento ora la notizia al TG. Se non ho capito male da Alitalia nasceranno due aziende, una che incamera gli utili e l’altra che rimane a bilancio i debiti e i dipndenti in esubero. Mentre per la prima, quella produttiva, c’è la cordata di imprenditori pronti a rilevarla (ma va), per la seconda c’è già pronto il commissario che la condurrà per mano fino al fallimento (che significa non pagare i debiti e lasciare a casa i dipendenti).
Cioè, fatemi capire, questa è la soluzione? Apperò, così sapevo fare anch’io.
Domani vado in banca, gli dico che ho una doppia personalità, che la personalità che gli deve soldi sta un po’ male e non pagherà.
Maddai, siamo sicuri che non siamo tutti matti?

Herby il mangiaerba

Ve lo ricordate Greenchopper? Si, il progetto di tosaerba automatico, beh ora è completo e bellissimo.
Voi che ne pensate?

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herby1r.jpg

Nell’evoluzione ha anche cambiato nome, ora si chiama Herby. Sono due gli esemplari che corrono e tengono il prato sempre perfetto. I due “fratellini” condividono la stessa base di ricarica e si organizzano da soli, quando uno è scarico rientra e si ricarica mentre l’altro lavora per poi darsi il cambio senza litigare, sono estremamente silenziosi, discreti e dotati di varie protezioni di sicurezza. Uno solo lavorando circa tre ore al giorno tutti i giorni, riesce ad occuparsi di 500 metri quadrati di prato, per banale analogia credo sia in grado di superare i 1500 metri quadrati come capacità ma non ho un giardino così grande dove fare prove. Ora sto studiando per lui vari gadget e optional. Basta sudate in giardino!
Ecco due filmatini delle belve in azione:Herby rileva il prato e Rientro alla base per la ricarica

Vietato vietare

vietato.jpgE’ il tormentone di questa pazza estate, inventarsi il divieto più originale. In ordine sparso:
Vietato stazionare nei parchi pubblici di Novara in più di due persone, quindi quattro malviventi che vagano in cerca di una preda da derubare sono regolari, se ti fermi con due amici a prendere il fresco o a guardare le stelle la notte di San Lorenzo ti multano, nulla da dire lo definirei un provvedimento efficace ed intelligente.
Vietato cercare nei cassonetti dell’immondizia, sembra sia una questione di decoro; qui ci sarebbero un paio di suggerimenti importanti, chi mangia cercando tra i rifiuti credo abbia problemi più pressanti del decoro, ad esempio sopravvivere, ne deduco che non venga preso troppo seriamente dagli interessati, ma se il VERO problema è il decoro, cosa si fa per certe scene viste in parlamento?
Vietato chiedere l’elemosina, qui sono rimasto dubbioso sul messaggio di questo provvedimento, o si vuol fare intendere che è meglio rubare o, ed è un’alternativa più coerente con il divieto dei cassonetti, ti viene suggerito di morire, possibilmente lontano dagli occhi della gente, sempre per una questione di decoro ovviamente.
Vietato fare castelli di sabbia in spiaggia, per questa mi viene quasi da piangere e non commento.
Vietato giocare a palla, a racchettone, vietato fare i tuffi in mare!! Questa credo di averla capita, il messaggio è: vai in vacanza, ti rompi le palle e ti annoi a dismisura così sei felice di tornare a lavorare.
Vietato andare in spiaggia dopo le 20, ma una coppietta un po’ romantica dove va a limonare un po’? a casa del sindaco?
La cosa simpatica è che questi divieti dipendono dai comuni, sono divieti che non sempre puoi “intuire” con la buona educazione per cui si va un po’ a fortuna ma all’estero le agenzie viaggi si stanno organizzando e insieme all’elenco delle vaccinazioni obbligatorie ti danno un opuscolo con l’elenco dei divieti, sembra però che la gente lo scambi per un libro di barzallette.

Per non dimenticare

A volte non ricordo cosa ho mangiato il giorno prima, a volte gli insegnamenti ricevuti riaffiorano… dopo, a volte non ricordi di sapere, a volte vorresti sapere. Ecco qualcosa accaduto 2500 anni fa e che sarebbe bene non dimenticare
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Si al nucleare, ecco i perchè

Il nucleare, o meglio le centrali nucleari come ha detto il buon Scajola, sono l’unica alternativa oggi per produrre energia in quantità in modo centralizzato. Vedo in questa frase tutte le chiavi di una simile scelta. Proviamo una dimostrazione per assurdo; se ogni cittadino potesse produrre 10KW di energia cosa succederebbe, beh, come prima cosa mi viene da pensare che l’ENEL incasserebbe molto meno, forse un decimo di quanto incassa ora, minori vendite di gas o derivati del petrolio per le centrali e quindi anche l’ENI incasserebbe meno, lo stato non incasserebbe più le tasse su queste mancate vendite, non ci sarebbero più opere da finanziare, centrali, elettrodotti (i mostruosi tralicci della luce) e quindi meno soldi per le ditte dei grandi appalti (che una volta, ora non più, distribuivano mazzette), ci sarebbero meno costi per distribuire l’energia, meno perdite di energia in rete, non ci sarebbero più blackout come nel 2006, non avremmo il problema dei rischi nucleari, non avremmo il problema delle scorie. Beh, sarebbe molto meglio no? Il punto sono “quei soldi” che smettono di “girare in un certo modo” ecco l’unico impedimento, non ve ne sono altri credetemi. Se da domani cominciassimo a costruire case che invece delle tegole avessero sul tetto celle fotovoltaiche avremmo ogni anno l’energia in più di una centrale nucleare, con la differenza che per la centrale ci vogliono 5-10 anni per farla partire. Non so quanto costa una centrale nucleare ma se quei soldi, i nostri soldi, fossero investiti sui nostri tetti ne avremmo un vantaggio. Nessuno però ci dice questo, già, nessun giornalista competente, nessuno scienziato che non tema di perdere finanziamenti. Ma voi ponetevela la domanda, a chi conviene? Chi ci guadagna, chi ci rimette? Intanto la decisione è presa, forza italiani, mettere la manina in tasca e tirare fuori i soldini che chissà quando, chissà dove avremo una bella centrale nucleare.