Viaggio nel mondo del paranormale

Un tempo, in una sagra paesana, per dare colore e interesse al nostro punto di ristoro, una vecchia cantina puzzolente nella quale facevamo pagare troppe Lire un vino tanto scadente da dover essere allungato con acqua per poter essere deglutito senza avere sforzi di vomito, decidemmo che in un piccolo anfratto della cantina seminascosto da una tenda stracciata avremmo messo un piccolo tavolo basso, due sgabelli, una candela ed un cretino a fare il chiromante.
Per sorte o per meriti quel cretino dovevo essere io.
Al tempo avevo già letto “Viaggio nel mondo del paranormale” un bel libro di Piero Angela, il mio scetticismo in materia è ai massimi livelli ma gli “amici” comunque decisero che non c’era candidato migliore di me. Capite bene come, preso dalla parte, iniziai la mia formazione facendo incetta di libri di chiromazia, per lo più a metà prezzo e scovati a fatica in qualche fiera. Due libri in tutto e di poche pagine, uno di chiromanzia tradizionale ungherese e uno di chiromanzia orientale. Fui piuttosto sollevato nello scoprire che molto spesso gli stessi “segni” sono interpretati in modo opposto e che quindi mi sarei potuto aggrappare a l’una o l’altra lettura per qualsiasi cavolata dicessi.
Divenni (e sono) un esperto. Inizia la sagra.
Mi presento al mio posto di lavoro vestito normalmente e gli amici, i soliti, mi dicono che non sono credibile e che rischio di vanificare tutti i loro sforzi ecc. ecc.
Riflessione n°1: ma se ho questi amici qui, io come sono messo? vabbè meglio non cercare risposte a tutto.
Rimedia la situazione una amica mettendomi un suo foulard a mo di bandana, sembro uno zingaro! Si può procedere.
Non vi dico quanto ho lavorato! Inoltre, non lo sapevo, nonostante io non volessi essere pagato, tutti gli avventori lasciavano soldi “perchè altrimenti porta male” e ho guadagnato molto di più che non gli amici (stronzi) con il vino.
Raccontavo storie, iniziavo frasi vaghe, dicevo ovvietà, prospettavo comunque un futuro positivo.
Ebbi almeno 300 clienti di cui 280 donne, i 20 maschietti volevano solo sapere se avevo detto alle loro ragazze della loro infedeltà (non è maschilismo ma squallida statistica). Dieci ragazze si innamorarono di me dichiaratamente, altre non so ma trovai nell’ampolla del denaro una cinquantina di numeri di telefono. Per molti mesi a seguire una mia amica fu tempestata di domande per sapere dove esercitavo il mio potere, dove potevano avere un mio “consulto” asserendo che avevo previsto tutto, che tutto si era avverato, poi amiche, amiche delle amiche, amiche di amiche che avevano sentito dire.
A nulla valsero gli sforzi per dire che era tutto un gioco, coreografia, uno scherzo, che io non avevo nessun potere divinatorio.
La conclusione delle clienti fu la seguente: “Lui non sa di averlo, lui non sa che quelle parole, quello che diceva, non erano parole dette a caso ma guidate dal suo potere che, proprio per questo deve essere molto forte.”
A quel tempo ero giovane e puro e forse, riflessione n°2 “un po’ più coglione del necessario”, per cui intrapresi un’altra carriera abbandonando lo sfruttamento di quella porzione della mente umana così avida di speranza.
Leggetevi il libro di Piero Angela, credete poi a ciò che volete ma sappiate che qualcuno in questo mondo potrebbe essere più opportunista di me.

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  1. Gen 5, 2009: from Vostre opinioni su una persona sensitiva - Pagina 4 - CoseNascoste Forum

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